Il gioco d’azzardo è da sempre parte integrante della vita sociale delle popolazioni del mondo, dagli antichi Egizi, ai Greci e ai Romani.
Il gioco nel Rinascimento fiorentino
Durante il Rinascimento, ogni occasione era ritenuta adatta a una partita di carte o alla stesura di qualche scommessa, sia che si trattasse di una battuta di caccia che di un funerale.
Già nel quindicesimo secolo, i giochi da carte più famosi dei giorni nostri come poker, black jack e baccarat, iniziavano a essere giocati nelle osterie e taverne delle città toscane, soprattutto dalle classi sociali più elevate. Se non conoscete questi giochi e volete provarli, iscrivetevi e sfruttate le offerte bonus di StarCasino, casinò online italiano.
Metodo per socializzare e conoscere nuove persone
Scommettere o sedersi a un tavolo per giocare a carte era il modo migliore per ampliare la propria cerchia di conoscenze soprattutto nel mondo aristocratico, dove ogni salotto degno di rispetto ospitava tornei di carte o invitava amici per partite a scopo ricreativo. Nel sedicesimo secolo presero piede i nuovi giochi della Cricca e del Flusso, resi famosi anche dai manoscritti di Lorenzo de’ Medici che li definiva maledetti poiché basati puramente sull’azzardo.
Altro gioco seguito dal Magnifico e praticato in tutta la Toscana era la bassetta: il funzionamento del gioco è molto semplice, la carta più alta vince e si utilizzano mazzi alla francese o napoletani.
Padrone dei tavoli da gioco di tutta Italia era però l’antenato del black jack, che durante il Rinascimento era protagonista di ogni festa e ballo degni di stima oltre a portare lentamente alla nascita del poker che giochiamo oggi nei casinò di tutto il pianeta.